Giulio Giorello e la filosofia di Topolino
E’ vivido in me il ricordo delle lezioni del Prof. Giulio Giorello all’Università Statale di Milano..Ho seguito due annualità e sostenuto due esami con lui: sguardo acuto e una velocità di pensiero al di fuori del comune. Mi affascinavano le sue lezioni, parlava del futuro partendo dal passato, attraversando il presente. Con semplicità e con la sicurezza che solo i grandi pensatori hanno, riusciva a dimostrare teoremi di logica-matematica o di epistemologia della scienza con naturalezza. Non mi sono mai sentita a disagio con lui, se penso che circa 30 anni fa già parlava di Intelligenza Artificiale e Robotica! Le sue lezioni non erano mai noiose, ne uscivi con un sacco di stimoli e di idee nuove, con la voglia di sperimentare senza paura, nuove dimensioni del sapere.
Qualche anno fa mi sono imbattutta in un suo libro “La Filosofia di Topolino” che voglio proporre a tutti i giovani lettori del nostro blog.. Protagonista del libro è Topolino, il topo più famoso di Walt Disney è a tutti gli effetti un filosofo: è spregiudicato nell’analisi e capace di mettere in discussione la costellazione delle certezze stabilite che spesso, sono una vera e propria prigione per il pensiero. Le sue avventure sono incredibili ed infinite, proprio come la ricerca filosofica che non finisce mai di stupirci.
Zoe
Anche se non sono esperta in materia, credo che Giulio Giorello fosse un bravo professore, perché guardava le varie materie in vari punti di vista, secondo me. proprio per questo ha scritto la filosofia di Topolino. Sapeva far apprezzare anche ai più giovani, una materia difficile, impegnativa che richiedeva impegno e concentrazione. Era bravo in questo, mi sarebbe piaciuto conoscerlo. Una persona con tanti pensieri e con tante idee, è spesso una persona che riflette sulle cose che ha intorno, anche insignificanti. Chissà perché certe persone anno questo impulso, hanno tante idee che gli frullano nella testa. Forse è il contrario, una persona che riflette ha tanti pensieri ed idee, può darsi? Molto probabile. Dobbiamo imparare a fermarci un attimo e riflettere non guardare le cose senza guardarle veramente, senza attenzione. In questo modo, potremmo essere più creativi e vedere le cose da diversi punti di vista. Sono convinta che Giulio Giorello, lo sapesse fare con estrema bravura, guardava una cosa, anche negli occhi di un altro, così riusciva a capire cos’era per gli altri quell’oggetto o meglio, visto che parliamo di filosofia, quel pensiero. Data questa dote è riuscito a scrivere un libro che potrebbe risultare noioso, se non che, con Topolino, quindi, per la millesima volta, in un altro modo. La filosofia poi, non ha limiti, il che rende ancora più difficile concepirla e soprattutto spiegarla.
admin
Carissima Zoe, si il Prof.re Giorello era davvero straordinario ed aver potuto seguire le sue lezioni, è stato per me un vero privilegio.
Si occupava principalmente di filosofia della scienza e ragionava con metodo scientifico partendo dall’osservazione dei fenomeni e proprio come dici tu , rendeva i suoi ragionamenti e le sue osservazioni accessibili a tutti. Ciò che la filosofia insegna è il metodo dell’indagine filosofica, un approccio divertente e soprattutto utile nella vita: l’indagine filosofica parte da una domanda semplice per spiegare concetti o realtà più complesse o mai investigate. Farlo con semplicità e chiarezza, è un dono che hanno in pochi:))