Preoccupati per il futuro?
Tranquilli, un salto nel 2071 e avrete la certezza che non c’è più problema che l’uomo non sappia risolvere.
Che sollievo!!!!
Il Museo è inserito nella costruzione che qualcuno ha definito la “più bella del pianeta Terra”, quasi a sottintendere che su altri pianeti c’è ne possano essere altre a farle concorrenza.
È un’ellisse cava argentata, ornata di scritte arabe. Sette piani incastrati in una specie di disco volante collocato su una collinetta verde in Sheikh Zayed Road, la via principale di Dubai.
Le parole scritte sul Dubai Museum of the Future sono 3 citazioni dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti:
1-Non vivremo per centinaia di anni, ma possiamo creare qualcosa che durerà per centinaia di anni.
2-Il futuro sarà per chi saprà immaginarlo, progettarlo e realizzarlo, il futuro non aspetta, il futuro si può progettare e costruire oggi.
3-Il segreto del rinnovamento della vita, dello sviluppo della civiltà e del progresso dell’umanità è in una parola: innovazione.
Il percorso museale è un affascinante viaggio nel 2071. Attraverso un ascensore cosmico si raggiunge una stazione spaziale a 600 chilometri dalla Terra per osservare come la Luna potrebbe essere trasformata in una fonte di energia rinnovabile.
Il tour prosegue scendendo di piano in piano e incontrando la foresta pluviale amazzonica per studiare l’interazione fra centinaia di specie che vengono poi mappate in una onnicomprensiva biblioteca del Dna.
Poi si effettua un viaggio all’interno del proprio cosmo corporeo: luce suono acqua per riconnettere mente corpo e spirito.
Scendendo ancora di piano troviamo le nuove tecnologie, una sorta di vetrina in continua evoluzione che mette in scena le innovazioni che potrebbero cambiare il mondo.
Particolarmente interessante l’uso delle alghe per la fabbricazione di un involucro sostitutivo alla plastica.
Infine c’è lo spazio dedicato ai bambini dove attraverso il gioco è incoraggiata la voglia di scoprire e sperimentare con la mente e con il corpo. Nessun videogioco, ma pezzi in materiali naturali o riciclabili per le costruzioni, pavimentazioni ondulate e attrezzature in corda.
Nulla è suggerito o precostituito, il
bambino deve inventare il suo gioco, così affina abilità che unite allo studio gli permettono di costruire il futuro.
Ma questo succede anche in Italia. O no?!
Roberta
Wowww!!! Sana invidia per chi è in viaggio in questo momento e anche tanta gratitudine per condividere le bellezze che incontra!!!
Il futuro è per chi sa immaginarlo e per chi non lo aspetta: queste parole mi colpiscono particolarmente perché mi fanno sentire responsabile di ogni mia azione!!!
Luciana
Grazie, Roberta!
Qui a Dubai si capisce davvero quanto lo studio e l’impegno di ognuno per il futuro possa fare la differenza. Una differenza che congiunta al rispetto della persona e del pianeta, ci porterà lontano!